Io Esco!
- naturabiologica
- 5 feb
- Tempo di lettura: 3 min
Ciao, mi chiamo Giordano e da qualche giorno condivido il mio percorso per far conoscere Socialeat alla comunità milanese.
Oggi voglio concentrandomi su un tema che mi sta particolarmente a cuore: la SOLITUDINE.
In un'epoca in cui il ritmo frenetico della vita e le nuove dinamiche sociali fanno sì che anche i giovani non siano immuni da questo male, ho deciso di raccontarvi la mia esperienza personale e le riflessioni che ne sono scaturite.
Qualche anno fa, mi sono trovato intrappolato in una routine lavorativa così intensa da farmi perdere di vista le persone a cui volevo bene. Il troppo lavoro, infatti, mi aveva progressivamente isolato, lasciandomi con contatti sporadici e messaggi su WhatsApp che non riuscivano a colmare il vuoto di una vera interazione umana. Quella condizione, fatta di isolamento e silenzio, mi ha fatto comprendere quanto la solitudine possa nascondersi dietro le apparenze di normalità.
Ieri sera però ho vissuto un'esperienza che ha segnato una piccola svolta. Abbiamo programmato una serata per cinque persone, ma per una serie di motivi – forse anche il caso – siamo rimasti in tre.
Nella prima foto che vi presento, mi vedete da solo: un'immagine che mi ricorda quel periodo in cui cercavo di trovare un barlume di compagnia.
Nella seconda foto, invece, vedete cosa può fare la presenza degli altri: la gioia di un incontro spontaneo, il calore di una conversazione condivisa. Accanto a me c'è una vecchia amica e una persona che ho conosciuto proprio ieri sera, simboli tangibili di quanto un incontro possa fare la differenza.
E' stata una serata piacevole con discussioni e confronti sinceri. Alcune storie, pur portando un misto di dolcezza e malinconia, hanno il potere di risvegliare in noi la voglia di vivere e di ricominciare a connetterci con gli altri.
Ed è proprio qui che entra in gioco Socialeat...Sì è vero un po' me la canto e mela suono, ma sono così orgoglioso di questa piccola cosa che ho fatto che spero di non sembrare inopportuno!
Socialeat è stata pensata per portare una piccola luce nel buio della solitudine
Credo fermamente che la solitudine non deve essere accettata come una condanna inevitabile, ma riconosciuta come una sfida da affrontare insieme. Socialeat rappresenta uno strumento prezioso per contrastare l'isolamento, è una piattaforma che offre l'opportunità di incontrare persone nuove, condividere esperienze e creare relazioni autentiche nei locali di Milano, andando ben oltre le semplici interazioni virtuali che spesso non bastano a colmare il vuoto emotivo.
Non ho ancora una visione definitiva su cosa diventerà Socialeat nel lungo periodo, ma sono convinto che grazie al supporto della comunità milanese e alla passione di chi crede nella forza delle connessioni umane, questa iniziativa potrà fare la differenza. Se ieri sera Socialeat mi ha spinto fuori dalla mia routine, immagino le possibilità che si apriranno quando sempre più persone decideranno di abbracciare questa opportunità.
Vi chiedo un piccolo ma significativo aiuto: scaricate Socialeat, provatela e condividetela con amici e conoscenti. Non possiamo permettere che la solitudine – in tutte le sue sfumature – continui a rallentare la nostra voglia di vivere e a isolare le nostre esperienze. Diamo valore agli incontri spontanei che arricchiscono le nostre vite.
Ringrazio la mia piccola creatura per avermi offerto l'opportunità di riscoprire il piacere di una serata in compagnia e di aprirmi a nuove storie e nuove prospettive.
Ricordo come sempre che Socialeat è completamente gratuita e non è stata creata a fini di lucro. E' un progetto autentico, nato dalla volontà di promuovere l'educazione alle relazioni umane e di contrastare l'isolamento.
Grazie mille per aver letto fino a qui. Insieme, possiamo fare la differenza e trasformare la solitudine in un'opportunità di crescita e di connessione.
Con affetto
G


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